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sfondo

L’iniziativa di costituzione della Banca Popolare del Mediterraneo nasce nel 2005 dalla sentita necessità di consolidare la presenza del credito popolare nel territorio di riferimento degli aderenti l’iniziativa, interpretando la mission istituzionale tipica del credito popolare sulla base delle dinamiche di mercato attuali e dei bisogni della clientela.

Nel corso dei quattro anni successivi sono stati coinvolti oltre 1.000 soci, composti essenzialmente da piccoli e medi imprenditori, oltre che ovviamente da nuclei familiari a loro volta espressivi di centri di proposizione e propulsione commerciale, in linea con il modello gestionale cui la Banca si ispira.
L’offerta si è chiusa con successo nel dicembre 2008 e la Banca si è costituita in data 28 giugno 2009.

Una spiccata personalizzazione del rapporto, una particolare attenzione agli investitori e una gestione del credito responsabile costituiscono i fattori gestionali su cui la Banca Popolare del Mediterraneo punta per affermare e consolidare la propria presenza.

La strategia di business della Banca Popolare del Mediterraneo si focalizza dunque sui seguenti punti fondamentali:

•    concentrazione del core business di “banca commerciale tradizionale”, con attività prevalentemente indirizzata al mercato Retail (famiglie consumatrici) e delle Imprese, con riferimento alle PMI e ai piccoli operatori economici (ditte individuali, famiglie produttive, professionisti, etc..), adottando criteri di selettività in linea con le best practice del settore ed i requisiti di sana e prudente gestione richiesti dalle Authority di Vigilanza;

•    focus geografico sul territorio campano come bacino di attività “naturale”, costruendosi una posizione di presidio sulla piazza di origine e individuando aree ad alto potenziale commerciale e strategico nelle quali effettuare nuove e mirate aperture di attività nel futuro;

•    qualità nell’attività di distribuzione, limitando la produzione propria a prodotti e servizi gestibili in condizioni di economicità e ricorrendo, in modo oculato e mai speculativo, alla stipula di accordi commerciali con fornitori terzi, opportunamente selezionati;

•    valorizzazione e formazione delle risorse aziendali allo scopo di avviare un processo di crescita “culturale” indispensabile per superare con successo la fase di crescita, favorendo il progressivo impiego del personale nelle attività commerciali.











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